Sono Nicola Balata, e il mio mestiere ha radici profonde. Tutto è iniziato da ragazzino, osservando mio babbo che, con attrezzi e pazienza, riparava le cose. Ho imparato molto da lui, non solo i trucchi del mestiere, ma soprattutto un modo di fare: lavorare con calma e precisione, perché ogni casa racconta qualcosa e merita rispetto.
Spesso quando qualcuno cerca un idraulico aggiunge sempre anche un aggettivo: onesto! Purtroppo, come in tutti i mestieri e i campi della vita, c’è sempre una minoranza che rovina l’immagine di tutta una categoria. Questo è l’insegnamento e l’eredità più grande che mi ha lasciato mio babbo Marco: l’onestà; ovviamente è necessario guadagnare dal proprio lavoro, ma rispettando le persone che ci stanno davanti e che magari non capiscono un “tubo” di idraulica, ma questa non è una buona scusa per approfittarsene.
Con oltre 20 anni di esperienza, ho messo mano a molti impianti, che si tratti di idraulica, riscaldamento, condizionamento o impianti elettrici e a gas. Eppure, la cosa che mi entusiasma davvero è l’idea di un lavoro che cambia con le persone e le loro necessità. Quando mi trovo in una casa per un progetto, so che non si tratta solo di montare tubi o impianti, ma di creare un ambiente che possa essere vissuto, dove tutto funziona bene e in sicurezza.
Non sono uno che fa le cose a metà o improvvisa, credo che anche un dettaglio come una stretta di mano debba valere quanto un contratto scritto. Però la serietà non mi ha mai impedito di avvicinarmi alle novità: le certificazioni che ho ottenuto, dalle abilitazioni sugli impianti a gas a quelle su climatizzazione e riscaldamento, mi permettono di lavorare rispettando le normative, garantendo sicurezza a chi si affida a me.
Oltre al lavoro, c’è una parte di me che ha bisogno di libertà. La mia famiglia è tutto: la mia compagna e mio figlio di due anni sono la ragione per cui ogni giorno mi metto all’opera. Quando posso, ci regaliamo una giornata per esplorare la Sardegna, la nostra Terra. Non c’è niente come il profumo del mare o un’escursione nell’entroterra per ricaricarmi. E poi c’è il Cagliari, la mia squadra del cuore: la passione per il rossoblu è una costante che porto con me, un legame con le mie origini e i valori di questa terra.
Un episodio che non dimentico: una volta, una cliente mi ha chiamato disperata perché aveva una perdita d’acqua, e quel giorno si trovava sola in casa con il figlio piccolo. La preoccupazione nella sua voce era così forte che ho mollato quello che stavo facendo per raggiungerla. Risolto il problema, mi ha detto con un gran sorriso: “Ora capisco perché ti chiamano Nico, l’idraulico onesto!” È in momenti come questi che mi sento davvero realizzato, perché so che il mio lavoro va oltre i tubi e le guarnizioni: è anche aiutare chi si fida di me nei momenti in cui ha più bisogno.
E per il futuro, non mi fermo. L’evoluzione in questo campo è costante e mi appassiona tenere il passo, sperimentare nuovi materiali, conoscere le tecniche innovative e continuare a formarmi. Voglio essere pronto a offrire soluzioni sempre migliori, perché so che ogni casa merita il meglio, come fosse la mia.